La galaverna (o calavèrna) è la brina o nebbia che, nelle notti umide e di freddo intenso, si cristallizza sui rami e le foglie degli alberi. Si forma così una specie di rivestimento di ghiaccio.
Ieri qui azienda si sono toccati i -6 °C! E una volti giunti nelle nostre campagne ci siamo trovati avvolti in un paesaggio incantato, quasi immobilizzato dal freddo.
Per tutta la giornata il freddo tagliente non ha lasciato spazio al sole, nemmeno per qualche minuto. La nebbia alta ci avvolgeva decisa. Non era semplice lavorare a queste temperature: per questo ci siamo dedicati a tempo pieno alla pilatura del riso (almeno in pila c’era un bel caldo).
Ricordiamo inverni durante i quali questo fenomeno non ci abbandonava per intere settimane: ormai le giornate di nebbia in Pianura Padana hanno “perso di potenza” e si possono contare sulle dita di una mano nell’arco della stagione fredda.
Ci sono stati anni nei quali potevano accumularsi anche 2 o 3 centimetri di galaverna. Lo spettacolo era notevole, ma anche i disagi non mancavano. Il ghiaccio rendeva le strade estremamente pericolose e costringeva tutti a rallentare. Anche i lavori nelle nostre risaie si fermavano fino a che le temperature si ristabilivano e le risaie potevano essere lavorate prima con l’aratura e poi con la preparazione alla semina del nostro riso.
Per le terre il freddo fa bene e ovviamente noi auspichiamo non piova per molto tempo, magari aspettando anche qualche fiocco di neve.